“Bullied to Death”, proiezione con il regista

Al Greenwich proiezione del film “A bullied to death”, tratto dalla storia vera del quattordicenne Jamie suicidatosi nel 2011 in seguito agli atti di bullismo subiti perché omosessuale. Proiezione in presenza del regista Giovanni Coda. Appuntamento martedì 24 maggio alle 20,30 al Greenwich.

Il film prende spunto dalla vera storia del giovane Jamey, quattordicenne americano suicidatosi nel settembre del 2011 dopo i ripetuti atti di bullismo cui veniva sottoposto, in seguito al suo coming out, a scuola e sul web. Alla storia di Jamey si legano le storie di giovani gay, lesbiche e trans uccisi o indotti al suicidio in diverse parti del mondo. Il 17 maggio 2071 a sessant’anni dalla morte del giovane, durante la giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia, un gruppo di artisti si ritrova unito in una performance commemorativa che attraversa l’arco dell’intera giornata. Interamente girato in inglese, è il secondo capitolo di una trilogia dedicata alla violenza di genere e sarà presentato per la prima volta il 7 maggio a Torino, dove è stato selezionato all’interno del “Torino gay and lesbian film festival internazionale”. Pochi giorni dopo sarà presentato a Cagliari e successivamente attraverserà l’Oceano per la prima americana. Il tema è quello di profonda solitudine e di riscatto negato, vissuto da tanti adolescenti di tutto il mondo, che pagano il coming out sulla loro omosessualità con prevaricazioni e insulti. Chi non riesce a resistere porta la sua disperazione all’estremo, con la scelta di farla finita. Così è successo nel 2011 a J.R., quattordicenne di Buffalo, che decise di suicidarsi. E’ dalla sua triste vicenda che Giovanni Coda prende spunto per il suo film, affidando il ruolo dell’adolescente suicida al diciasettenne americano Tendal Mann. Nel 2014 il giovane è arrivato a Cagliari da Atlanta, insieme alla madre e attrice Sheri Mann Stewart, per girare nelle suggestive cornici di scorci cittadini come quelli di Bonaria o del Poetto, ma anche di Sinnai e Ussana. Nel cast ci sono anche, tra gli altri, Sergio Anrò, Assunta Pittaluga, Gianni Dettori, Rachele Montis, Gialuca Sotgiu e la piccola Luna Vignolo. «Il film calca abbastanza la mano su un tema poco toccato- dice Giovanni Coda- questo, insieme al fatto che sia stato girato in inglese, gli permette di rivolgersi a una platea molto ampia composta da diverse fasce d’età». Prodotto dalla Zena – Produzioni cinematografiche, questo lavoro italo- americano è stato realizzato, oltre che grazie a una robusta campagna di crowdfunding, con il contributo della Regione, della Fondazione Sardegna film commission e del Comune di Cagliari. Dopo l’estate “Bullied to death” arriverà al cinema, anche se è destinato soprattutto ai festival, avverte Giovanni Coda. Che è già al lavoro a “La sposa nel vento”, ultimo capitolo della trilogia, dedicato stavolta al femminicidio.

Per info greenwichdessai.it.