“Il Templare”, le crociate al Teatro Massimo

Esordio assoluto per “Il Templare”, musical inedito di Manuel Cossu ambientato nella Gerusalemme della prima Crociata. Uno spettacolo quanto mai attuale il cui ricavato sarà devoluto al Progetto Los Quinchos per l’accoglienza dei minori nicaraguensi abbandonati e maltrattati. Spettacolo martedì 19 aprile alle 20,30 al Teatro Massimo.

SINOSSI: Nel 1099 a.D., I crociati riescono a conquistare Gerusalemme. L’ ouverture descrive l’ultima battaglia prima della resa dei soldati musulmani ai cavalieri crociati. La prima scena si svolge nel momento in cui i crociati stanno occupando Gerusalemme: il capo del popolo, Izmael, e la sua compagna, Yasmina, riflettono su quello che li aspetta (L’unica vera libertà). Li raggiunge poi il comandante dei Crociati, Bertrand de Charlerois – unico personaggio del musical liberamente ispirato a un personaggio storico realmente vissuto, Reginaldo di Chatillon – e instaura da subito con i due un rapporto conflittuale (Un nuovo dominatore).

Primo atto

La seconda scena si svolge circa vent’anni dopo, ovvero dopo la costituzione dell’ Ordine dei Cavalieri Templari, nel palazzo dei Templari poco fuori Gerusalemme. Un cavaliere templare, Rafael di Guzman, è solo, e manifesta dubbi e perplessità sulla liceità della presenza cristiana in Terra Santa (Il maglio di Dio). Il coro dei Templari cerca di convincerlo a non coltivare idee pericolose, ritrovando la propria fede nei valori dell’ Ordine. La scena seguente si apre su una modesta abitazione, in cui vivono una ragazza poco più che adolescente, Sara, e sua madre Maryam. Le raggiunge Yasmina, la compagna del capo popolo, annunciando per la festa di Primavera grandi novità (L’attesa della festa)… Sara è entusiasta , Maryam invece è dubbiosa. La quarta scena si sposta all’interno del palazzo dei Templari, dove Bertrand e Rafael si scontrano sui motivi della loro presenza a Gerusalemme (Il sogno d’Oriente, Servo del cielo), poi d’improvviso si sentono in lontananza rumori di tamburi e vociare concitato, festoso. Izmael interrompe la discussione tra i due, prendendosi gioco dei soldati che lo incalzano per conoscere il motivo di quell’irruzione inattesa (La sfida). Poi entra il popolo, danzando e cantando, e creando lo scompiglio nel palazzo (Re della città). Bertrand ordina ai cavalieri di riportare l’ordine e di scacciare gli intrusi. Nella confusione Sara cade, e viene aiutata a rialzarsi da Rafael (L’uomo che dovrei). I due sono incuriositi e attratti l’uno dall’altro, e mentre la scena si svuota lasciandoli soli, cominciano a parlarsi e a corteggiarsi (Il sogno). Maryam torna a riprendere la figlia, rivolgendo sguardi preoccupati e minacciosi al templare. Rafael, rimasto solo, sente nascere una nuova speranza in lui (Padre mio).

Secondo atto

E’ passato qualche tempo dagli avvenimenti descritti nel primo atto. Yasmina, sola, si aggira per le strade di Gerusalemme in cerca del compagno Izmael (Questa notte), costretto a nascondersi per non essere arrestato da Bertrand. I due sembra abbiano un piano per indebolirlo e screditarlo. Rafael e Sara, intanto, stanno vivendo un rapporto impossibile nella totale clandestinità. Tutti devono riunirsi quella notte a casa di Maryam. Nella scena seguente, Maryam esprime tutta la sua angoscia sia per il difficile rapporto tra Sara e Rafael, sia rispetto al misterioso piano del capo del popolo; lei sostiene cerchi solo un modo per vendicarsi del suo nemico, il capo dei templari. Anche Rafael avverte Izmael e Yasmina che potrebbe essere pericoloso mettersi contro Bertrand e l’Ordine. Alla fine, però, prevale la volontà di mettere in atto il piano, che prevede una fuga: Rafael e Sara scapperanno la notte seguente dalla città, attraverso la porta sud, scortati da alcuni popolani (Il piano). Izmael, Yasmina e Rafael lasciano poi l’abitazione di Maryam e Sara. Sara si addormenta, e Maryam le canta un intimo addio, rassegnata alle circostanze (Esserti madre). Poco dopo, Bertrand arriva inatteso con alcuni templari; intima a Maryam di far valere la propria autorità di madre sulla figlia, e stroncare così l’empia relazione con il soldato. Sara, svegliata dal trambusto, rivolge al capo dei templari parole ostili, e questi di rimando la insulta, suscitando l’ira di Maryam, che lo caccia fuori di casa insieme agli altri cavalieri (Solo un capriccio). Bertrand promette ritorsioni. Rafael torna al palazzo dei templari per un ultimo saluto alla sua vita di templare, e riflette sull’ineluttabilità del suo destino (Il niente). Bertrand lo raggiunge, e cerca di convincerlo con un ultimo appello a cambiare idea (Ascolta la vita). Rafael, però, è risoluto. Si toglie di dosso le insegne dell’Ordine e si allontana. Nel frattempo, Izmael e Yasmina raccolgono il popolo in assemblea, incitandolo a partecipare al piano, e sottilmente preparandolo a scatenare una rivolta (Il popolo di Gerusalemme). La notte seguente, come deciso, Rafael e Sara si incontrano alla porta sud, e si scambiano promesse di fedeltà e lealtà reciproca, pur sapendo che li attende un futuro incerto (Con te). Improvvisamente, arriva Bertrand con diversi cavalieri dell’Ordine armati, deciso a fermare il piano di Izmael. Questi si rivela al suo vecchio nemico, irridendolo. I due si fronteggiano in un combattimento all’ultimo sangue, mentre Yasmina, Maryam, il popolo e i soldati assistono impotenti (Danza di spade). Rafael tenta di fermarli, ma riceve accidentalmente un fendente mortale proprio dal suo mentore Bertrand, e muore poco dopo. Sara piange sul suo corpo (verso l’eternità).

Info alla pagina Facebook Il Templare.