Una puntata inspiegabilmente seria, nel segno del 1968. Se da un lato Ray Davies continua la saga americana anche nel 2018, dall’altro la controcultura newyorkese dell’anno della svolta girava intorno agli stridenti Velvet Underground privi di Warhol ed agli sboccati Fugs ed altri eretici.
Intanto monta la tendenza di regalare vinili per le ricorrenze, e l’Agnesa conferma che, come nei tempi andati, gli invitati son usi uscire dalle case del festeggiato con ben più di un vinile celato dentro la giacca buona.
Nel west brillano i Doors del re Lucertola od i Moby Grape frastimatori di giudici. Ma l’esit che fa, l’esit? Poco più di nulla in attesa del fenomeno turistico. Ma piove piove anche sulla consolle e se Agnesa ha un appuntamento alle otto che non può mancare salutiamo baracca e burattini con i Bronco clonati dopo quarant’anni dalle memorie di Arturo.
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