STOLEN MOMENTS: È JAZZ!

Definire precisamente il jazz è difficilissimo se non impossibile, e non manca anche chi discute non solo il termine ma anche la stessa esistenza o essenza del jazz, chi detesta la parola “di quattro lettere” e così via.
Le questioni aperte sono tantissime: conta più l’improvvisazione come ingrediente necessario o lo swing o il modo di suonare gli strumenti? Il jazz è americano, afroamericano, internazionale?
Noi non vogliamo entrare nelle infinite diatribe, anche se qualche idea ce la siamo fatta, magari approssimativa.
Ma se il jazz esiste, i brani che abbiamo scelto per le nostra playlist, tutti tratti da incisioni celebri e significative, sono tra quelli che sono sempre riconosciuti al primo colpo: È JAZZ!
So What, il brano di apertura di quel capolavoro di Miles Davis che è Kind of Blue, apre la serie dei brani che ogni appassionato di musica, e non solo di jazz, dovrebbe conoscere, mentre una delle sicure chiavi di lettura per “quella cosa” chiamata jazz è fornita dal classicissimo “It Don’t mean a thing if it ain’t got that swing”, con Duke Ellington e Louis Armstrong.
Take Five, nella versione originale del quartetto di Dave Brubeck,da Time Out è uno dei brani più noti della seconda metà del novecento, al di fuori dell’ambito pop e rock. E per ottime ragioni, la prima delle quali è che il tema di Paul Desmond, oltre che suonato impeccabilmente, è bellissimo.
Goodbye pork pie hat è uno dei brani più amati tra quelli di Charles Mingus, dedicato alla memoria di Lester Young si trova sul celebrato LP Ah Hum.
Señor Blues (vocal version) è il pezzo di Horace Silver che abbiamo scelto per invitarvi all’ascolto di quello scrigno prezioso che è Six pieces of Silver.
Brodway. Dexter Gordon. Our man in Paris. Basterebbe solo il titolo del brano e del disco, oltre a quello del leader, per definire l’importanza di questa musica, ma a nobilitare ancora il tutto c’è da aggiungere che al piano c’è Bud Powell, magnifico.
El Gaucho, è un tema dall’aroma obliquamente “latin” di Wayne Shorter, da Adam’s Apple, uno dei dischi più belli incisi dal grandissimo dal sax per la prestigiosa Bule Note.
Waltz for Debbie. è una delle composizioni più note di Bill Evans, qui con l’aggiunta di un testo in una versione piano-voce tra le più suggestive, con Bill Evans e Tony Bennett, ultimo dei grandi crooners ancora oggi in attività, dal famoso The Tony Bennett Bill Evans album.
Io al posto vostro ascolterei.

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