Tuttestorie, all’EXMA l’XI edizione

Al via il Festival Tuttestorie di Letteratura per Ragazzi. Undicesima edizione dal titolo Con che coraggio. Racconti, visioni e libri per intrepidi impauriti eroi. Laboratori, incontri con illustratori, autori, narratori e musicisti da giovedì 13 a giovedì 20 ottobre presso l’EXMA in via San Lucifero. Resta aperta al pubblico la mostra Love from a boy – In volo fra i libri di Roald Dahl, sempre nei locali dell’ex mattatoio.

IL TEMA

di Bruno Tognolini

Un bambino per strada corre avanti senza voltarsi verso i genitori; un altro corre ma si volge spesso indietro. Il primo, dice lo psicologo Bowlby, si sente le spalle protette, può donarsi tutto al mondo davanti a lui. Il secondo deve sempre verificare la copertura. Altri bambini poi non corrono proprio: li vedi in giro legati ai passeggini fino ai cinque anni, coi piedoni che strisciano in terra. Allacciarsi le cinture, signori bambini: c’è il mondo!
Con che coraggio affronteranno questo mondo? E che scuola di coraggio le storie, i libri e le visioni possono offrire perché si sgancino dai passeggini?
Bilbo e Frodo, i Tre Moschettieri, Coraline, Harry Potter, Pippi Calzelunghe,  Matilde: infinita è la processione dei Coraggiosi nelle storie per l’infanzia e l’adolescenza. Il coraggio di Dorothy nel Mago di Oz, di Marco Dagli Appennini alle Ande, di Max Nel paese dei mostri selvaggi. E nelle fiabe, a parte mostri, draghi e briganti: il coraggio di farsi pungere da un fuso, di aprire porte vietate, di dirlo  che quel re addosso non ha nulla. Forse tutte le storie di sempre sono tessute sul telaio del coraggio. E questo giova? È una palestra per il futuro dei bambini?
Ci vogliono storie che fanno paura, per imparare a riconoscere il coraggio.
Purtroppo i grandi non sono coraggiosi, hanno paura della paura dei bambini. Genitori e insegnanti spaventati dalla morte, dall’ombra, dai personaggi negativi, hanno finito per far estinguere le collane di paura per l’infanzia. E dove sono adesso quei libri da chiudere col cuore in gola dicendosi “è solo una storia”? E poi magari correre in braccio alla mamma, al peluche, a qualcuno, mandando la paura ad annidarsi nella giusta cornicetta di coraggio: che viene da cor, il cuore, che tutto abbraccia, se si hanno le spalle protette.
Ci vogliono storie che fanno coraggio, per imparare a riconoscere la paura.
Storie sfumate, difficili, ambigue: quelle che fanno scoprire la “zona grigia”, dove non sempre chi si ribella è coraggioso e chi sopporta è vile. E allora se ne può parlare in classe, e vengon fuori gagliarde discussioni. Oppure storie più forzute e affermative, col loro bravo eroe predestinato che alla fine trionfa. Stupende, scritte e girate benissimo, ma ambigue di una diversa ambiguità. Chissà se i bambini figli di camorra, che poi vedranno coraggiosa la camorra, hanno visto gli stessi film eroici di altri bambini, che invece alla camorra si opporranno. E allora? Dov’è il coraggio?
Con che coraggio un ragazzo nero parte in cerca di fortuna come nelle fiabe, e cammina cammina migliaia di miglia per raggiungere il nostro regno di Bengodi? Con che coraggio un suo coetaneo bianco, ben radicato in un bar di quel regno, dice che bisogna affondare in mezzo al mare quel suo coetaneo nero col bazooka? Che fiabe hanno sentito, che libri hanno letto, che fumetti, che film, che videogame?
Di questo parleremo, narreremo, mostreremo, nel Festival Tuttestorie del Coraggio.

Info e programma su tuttestorie.it.