Danza: Raffaella Giordano a Extralive! con “Celeste – appunti per natura”

“La relazione con la natura, anche con quello che non si vede è fondamentale… quando guardi un albero non vedi le radici: eppure l’albero esiste anche in quella parte che non si vede. […] Spesso ci si interroga sul significato della danza, su cosa voglia raccontare, eppure è l’espressione più vicina a noi e al nostro corpo. La danza in effetti non descrive, è un linguaggio autonomo, col corpo che si muove fuori dalla logica dell’azione come la concepiamo abitualmente; in questo senso la danza è uno spazio di astrazione e ci racconta tutto quello che non è raccontabile altrimenti pur essendo molto vicino a noi: le emozioni, le sensazioni, le percezioni, ma anche un’infinità di associazioni che possono rimbalzare e legarsi al vissuto di ognuno di noi  in modo molto personale.” – “Forse il problema è che c’è sempre, nella nostra cultura, un disperato bisogno di capire utilizzando la ragione: per questo a volte si fa fatica a capire la danza e ciò che vi scorre attraverso. Quando non capite, siate contenti di non capire. È molto bello non capire, a volte.”

A Extralive abbiamo guardato attraverso la danza e le arti performative con Momi Falchi del festival Autunno Danza e  con Raffaella Giordano, coreografa e danzatrice di spicco del panorama della danza italiana che sabato 25 presenterà a Cagliari in prima assoluta l’assolo “Celeste – appunti per natura“, che trova  le sue radici nel libro L’estate della collina dell’eccentrico scrittore inglese J.A. Baker, che racconta e descrive unicamente la natura dalla più piccola manifestazione fino alla vertiginosa grandezza.

info / www.autunnodanza.it

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