How to film the world: per raccontare il lavoro e le migrazioni

Un percorso attraverso diversi modi di filmare e di raccontare il mondo e la contemporaneità, seguendo il filo del lavoro e delle migrazioni: prende il via domani con la giornata di inaugurazione, “How to film the world”, rassegna organizzata dal Carbonia Film Festival in programma dal 12 al 15 ottobre tra Cagliari e Carbonia: quattro giorni di eventi gratuiti dedicati agli appassionati di cinema, a chi vuole ragionare sui linguaggi cinematografici e dare uno sguardo all’interno di questa affascinante professione.

Si parte il 12 ottobre a Cagliari con una giornata dedicata all’Italia tra il cinema Odissea e la Cineteca Sarda con la prima regionale del film “Il cratere” di Silvia Luzzi e Luca Bellino, e il regista Daniele Gaglianone, ospite della scorsa edizione del Festival di Venezia con “Joy”, cortometraggio costruito a Torino all’interno di attività laboratoriali con migranti e al Festival di Locarno con “Granma” cortometraggio girato in Africa che racconta la storia e i rischi dei migranti in viaggio dalla Nigeria, che discuterà delle problematiche e dei linguaggi legati a questi lavori.

Dal 13 al 15 ottobre a Carbonia si terranno invece le giornate dedicate agli ospiti internazionali con masterclass e proiezioni in compagnia di Mahdi Fleifel, regista di origine palestinese autore di “A world not ours”, il regista premio Oscar László Nemes, pluripremiato con il suo lavoro “Il figlio di Saul” e il regista e documentarista americano Ben Russell, che chiuderà la tre giorni con il suo “Good Luck” film che racconta il lavoro nelle miniere.

info / www.carboniafilmfest.org

Ne abbiamo parlato a Extralive con Andrea Contu della Società umanitaria e Paolo Serra, che gestisce il “Centro servizi culturali fabbrica del cinema” di Carbonia.

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