“La qualità della vita è alla base dell’imprenditoria sovversiva”: Fabrizio Cotza a Extralive mattina!

Chi deve prendere decisioni difficili non può essere stressato, angosciato, ansioso; un imprenditore poco lucido, necessariamente finirà col prendere decisioni sbagliate e danneggiare la propria azienda. Ne abbiamo parlato ai microfoni di Extralive mattina con Fabrizio Cotza, autore del libro “Imprenditori sovversivi – Come rendere l’azienda uno strumento di realizzazione personale“, che sarà presentato questa sera (ore 19) durante la prima giornata dell’edizione 2019 del Family Festival, in corso all’ExArt. Un volume che ragiona attorno al mondo dell’imprenditoria con un approccio sovversivo, che si regge sulla capacità di prendersi degli spazi per sé stessi: “Riuscire a pianificare con largo anticipo le proprie attività e a delegare alle persone giuste, significa ricreare quegli spazi che permettono all’imprenditore di cominciare a creare e a trovare quelle novità e quegli stimoli per fare il salto di qualità, che sono quelli che il mercato oggi premia. Perché oggi non premia il duro lavoro, ma premia l’innovazione, la creatività, ovviamente con una struttura dietro che poi ti segue.”

Un vero capovolgimento, nato da vent’anni di esperienza come consulente e formatore aziendale, sostiene Fabrizio Cotza: “nel mio lavoro ho visto tante aziende e conosciuto tanti imprenditori: un fenomeno molto diffuso, purtroppo, è quello del sacrificio totale di sé stessi per l’azienda.” Una cosa un po’ folle, e anche controproducente. Perché si può, anzi, si deve fare impresa in modo differente se si vuole che le cose vadano nel verso giusto: “Come stanno le persone che lavorano con te? La loro qualità della vita è migliorata? Tu per primo, rispetto a vent’anni fa, quando hai iniziato, stai meglio o stai peggio? E l’ambiente attorno a te? Hai fatto qualcosa per il territorio? Quando le risposte sono sempre “no”, c’è qualcosa che non va.

ASCOLTA L’INTERVISTA