Tradurre la tradizione: Franciscu Sedda a Radio X!

“Attraverso il ballo e la cultura popolare si può leggere la coscienza di un popolo. I traumi, il modo in cui percepiamo il mondo, in cui lo viviamo, e come si trasforma nel tempo. All’epoca mi resi conto che per guardare alla politica non dovevo guardarla direttamente, ma di traverso. Dovevo guardare, ad esempio, in che modo un simbolo popolare come il ballo veniva usato dentro il discorso politico, o come il ballare stesso producesse politica, comunità. […] un uomo deve trovare un modo di comporsi, uno stile, deve dimostrare di saper produrre la propria identità, non farsi trascinare da una parte all’altra. Il ballo è una metafora che racconta un’idea di identità sociale e politica.”


La politica attraverso il ballo, la tradizione attraverso la tv, il divenire della coscienza attraverso le crisi dei corpi: cos’è che ci rende un popolo? Quando invece smettiamo di esserlo? Ne abbiamo parlato in studio a extralive con Sergio Benoni, Andrea Prost e con Franciscu Sedda, classe 1976, semiologo, docente all’Università di Cagliari e autore del volume “Tradurre la tradizione – Sardegna: su ballu, i corpi, la cultura“.

info / Mimesis Edizioni

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