L’INNOVAZIONE NELLA CULTURA È POSSIBILE?

“La carenza di risorse cronica è solo una delle difficoltà che devono affrontare le associazioni che si occupano di cultura in Italia“: il discorso amaro dell’ex Ministro dei beni e delle attività culturali Massimo Bray, da cui emerge una classe dirigente italiana poco sensibile e impreparata a gestire quello che è probabilmente il nostro bene più prezioso, ovvero il patrimonio artistico, e la visione di Paolo Venturi, economista attivo nel mondo del no-profit e nella cooperazione, e docente dell’Università di Bologna: Welfare culturale, ibridazione dei settori – tante le possibilità –  “ma la cultura in Italia viene sempre considerata una questione che viene dopo la crescita, mentre dovremmo iniziare a considerarla parte integrante del processo di sviluppo.”

Perché non si riesce a trasformare la cultura in una leva per la nostra economia? È possibile un modello di smart city che si basi sull’integrazione tra innovazione e cultura? Di questi temi si è parlato in uno degli incontri del festival “Smart Cityness”

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