CAGLIARI: L’EUROPA PROMUOVE LA FACOLTÀ DI ARCHITETTURA

Un momento decisivo per gli studenti della Facoltà di Architettura di Cagliari: attuali, passati, futuri. A comunicarlo ufficialmente è il MIUR: la Commissione Europea ha rilasciato il tanto ambito accreditamento per i corsi di studio in Architettura e Ingegneria Edile – Architettura.

A spiegarcene l’importanza è il professor Carlo Atzeni, coordinatore del CdS in Scienze dell’Architettura che sottolinea come “l’accreditamento europeo consente ai laureati in questi corsi di studio di poter avere riconosciuta la loro laurea in tutti i paesi della Comunità Europea, un dato molto importante visto il periodo di crisi e la necessità di muoversi dal nostro Paese”. Importanza scandita, come spesso accade, dalla prassi precedente: “Alcuni paesi – insiste Atzeni – riconoscevano le nostre lauree dietro la presentazione di una fitta documentazione, altri se accompagnate dall’iscrizione all’albo professionale, altri ancora richiedevano ai nostri laureati il sostenimento di alcuni esami integrativi. Adesso tutto questo è stato superato e non ci sarà più bisogno di torture supplementari”.

Almeno non per gli studenti dell’ateneo cagliaritano, uno dei pochi in Italia a godere degli effetti – anche retroattivi – dell’accreditamento europeo, vero passe-partout per una genuina mobilità professionale all’interno dei paesi CE. Ed è proprio sul tema cruciale della mobilità che insiste la neolaureata Federica Onali “far valere la mia laurea e vedere riconosciuta la mia professionalità anche all’estero è fondamentale. In questo momento di crisi dove trovare lavoro è complesso, essere cosmopoliti diventa essenziale”.
Un passaggio fondamentale che non deve essere inteso necessariamente come un via libera all’esodo degli architetti cagliaritani: si tratta piuttosto di allargare le maglie dell’esperienza, una possibilità per gli studenti ma anche per la città la cui sinergia con la Facoltà di Architettura potrà avvalersi di un respiro più ampio, europeo.

Sono infatti numerosi i progetti che laureandi ed ex studenti portano costantemente avanti con in testa la riqualificazione di alcuni luoghi cittadini: “rivitalizzare il vecchio riattivandolo, senza cancellarlo o sostituirlo” suggerisce Stefano Cadoni, architetto con un progetto che guarda all’ex ospedale militare di Cagliari nella testata nord del quartiere Stampace. Un leitmotiv che abbraccia anche il Bastione del Balice e in generale quei luoghi meno conosciuti della città che – afferma ancora professor Atzeni – la Facoltà di Architettura sta provando a riscoprire. “Negli ultimi anni c’è stato grande fermento – prosegue infine Federica Onali – diversi progetti, bello spirito e una cittadinanza partecipe della vita cittadina. Vedo i turisti che passano e mi rendo conto che Cagliari è una città bella e apprezzata, ma non valorizzata. Vorrei dare il mio contributo”. Essere cosmopoliti, si diceva, diventa essenziale.

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