Oltre le barriere del carcere con Joe Perrino

“Girando le carceri ne ho sentite tante. Quello che sto cercando di fare io con i progetti all’interno delle strutture carcerarie è accendere non dico un riflettore, ma almeno una candela sulla situazione disastrosa che si trova all’interno di questi luoghi: quando entri in carcere ti fanno le visite mediche, ti danno un numero di matricola e il mondo si dimentica di te. A leggere alcuni degli scritti che ho raccolto, ti rendi conto di come le persone che vivono in carcere siano molto più fragili di quello che sembrano. Il carcere oggi ti ammazza proprio; ti fa passare la voglia di fare qualsiasi cosa. Senza un percorso di reintegrazione sociale, chi è disperato finisce col cascare tra le mani della criminalità; e può capitare a tutti, anche a delle brave persone.”

Nicola Macciò, in arte Joe Perrino, è uno che vive per la musica. Ha iniziato a suonare quando aveva 17 anni e non ha mai smesso. Ai microfoni di Oltre le barriere ci ha parlato del suo progetto “Per grazia non ricevuta“, un viaggio insieme a Giovanna Maria Boscani che attraversa i luoghi dove l’evasione è concessa solo se immaginaria: le strutture carcerarie della Sardegna, nelle quali i detenuti consegneranno agli artisti la loro richiesta di “grazia” sotto forma di “ex-voto”: disegni, scritti, oggetti, con i quali sarà poi decorata l’Ape, il loro mezzo di trasporto, che sarà trasformata in un’installazione artistica itinerante.

info/ pergrazianonricevuta.com

ASCOLTA LA PUNTATA