RAGGI X :: GIULIO ANGIONI

Giulio Angioni, scrittore e antropologo, nato a Guasila. E’ stato docente di Antropologia culturale all’Università di Cagliari, allievo e collaboratore di Ernesto de Martino e Alberto Cirese. Si è formato anche in Germania, ha insegnato in Francia all’Università di Provenza e in Inghilterra, a Oxford. Molte le sue ricerche sul mondo contadino (da cui proviene), ha trattato questioni dell’identità locale, regionale, nazionale, europea, globalizzata. Tra i suoi scritti teorici, “Il sapere della mano: saggi di antropologia del lavoro” e “Fare, dire, sentire: l’identico e il diverso nelle culture”.
Ma Angioni è oggi, anche e soprattutto, un fine scrittore. E’ considerato, con Sergio Atzeni e Salvatore Mannuzzu, uno degli iniziatori della cosiddetta nuova letteratura sarda. E’ stato fra i fondatori del festival letterario di Gavoi, L’isola delle storie.
I suoi romanzi hanno spesso al centro il mitico paese di Fraus, o a esso rimandano come luogo di origine dei suoi personaggi: è l’universo letterario in cui si sviluppano le vicende del suo narrare, dall’andamento coinvolgente, condito da elementi di mistero, con un linguaggio letterario elegante, che non tralascia però la leggerezza. Tra i suoi libri, “L’oro di Fraus”, “Il sale sulla ferita” e “Una ignota compagnia”, finalisti al Premio Viareggio, “Alba dei giorni bui”, vincitore del Premio Dessì nel 2005, “Le fiamme di Toledo”, Premio Mondello nel 2006, “Doppio cielo”. Recente l’accostarsi alla poesia, con le raccolte “Tempus” e “Oremari”, in sardo, con traduzione in italiano: “Il sardo – ha detto – è la sola lingua in cui avrei potuto scrivere queste poesie”.

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