L’ospite di questa puntata di “Un caffè a Radio X” è Leonardo Tomasi, regista e attore classe 1996, in scena da stasera fino al 24 novembre, negli spazi di Sa Manifattura, con il suo ultimo spettacolo, Anonimasequestri: ai nostri microfoni ha raccontato il percorso creativo e la filosofia dietro il suo lavoro, senza risparmiare battute e riflessioni sul teatro contemporaneo.
Vincitore del Premio Scenario 2023, “Anonimasequestri” promette di trasportare il pubblico in una tragicommedia “alla sarda” che gioca con stereotipi, identità culturale e una buona dose di ironia: “Ci sono due trentenni che sbarcano il lunario facendo provini per serie TV e fiction stereotipate sulla Sardegna. Quando i casting director chiedono di calcare l’accento, decidono di trasformarsi in banditi e iniziano a fare sequestri di persona su commissione. Ma cosa succede quando il ruolo diventa più grande di noi stessi?”
Leonardo Tomasi negli studi di Radio X
“Questo comunque non è solo un invito a teatro: se non venite, vi veniamo a prendere. Con una scenografia che richiama un set cinematografico, raduneremo il pubblico attorno a un grande tavolo imbandito, tra birre, patatine e copioni.” Un’atmosfera a metà tra la commedia e il noir che riflette una critica pungente agli stereotipi legati alla Sardegna, ma anche alle dinamiche del teatro e del cinema contemporanei: “Sono nato in una generazione che parla meglio inglese che sardo. Ma sto cercando di impararlo, perché penso che l’identità sia un processo di apprendimento e costruzione. – In Sardegna c’è una scena emergente con artisti straordinari, ma è un ambiente poverissimo. Serve un sostegno strutturale per compagnie e singoli autori, come quello che ha dato frutti nel cinema con la Film Commission.”
info / sardegnateatro.it
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