
«Mentre molti si cimentavano in ricette di pizza o acquistavano friggitrici ad aria, io e il mio compagno Giacomo Pisano abbiamo deciso di fondare una rivista culturale. La mancanza di spazio dedicato all’arte e alla cultura sui media tradizionali ci ha spinti a creare un contenitore online, che ha poi assunto le forme di una testata giornalistica vera e propria.» Francesca Mulas, giornalista e direttrice di Nemesis Magazine, è stata ospite di una puntata speciale di “Un caffè a Radio X”, lo spazio di approfondimento condotto da Martina Benoni, per ripercorrere i quattro anni di vita della testata nata durante i mesi di lockdown del 2020 e per parlare di “Villa Clara – Memorie da un manicomio” importante progetto dedicato alla memoria dell’ex ospedale psichiatrico e alle storie delle persone che furono internate tra le mura di quello che fu il primo manicomio di Cagliari: «Come quella di Bonaria, una donna che credeva di avere due figli immaginari che la seguivano ovunque, o quella di Giulietto, un bambino sottratto alla madre che non era in grado di occuparsi di lui perché alcolista e perché si prostituiva. Non solo “matti”, ma anche persone che oggi magari aiuteremo grazie all’intervento dei servizi sociali: in quegli anni venivano tutti rinchiusi in un manicomio.».
Realizzato in collaborazione con Trip Sardinia e con il contributo del Comune di Cagliari, il progetto prevede un ciclo di visite guidate all’interno degli spazi dell’ex manicomio con reading a cura di Rita Atzeri e Giuseppe Boy e un podcast, le cui puntate sono disponibili sulle principali piattaforme, tratto dai racconti di Giorgio Pisano, che nel 1977 fu autorizzato a entrare a Villa Clara insieme al fotografo Josto Manca per un reportage, e che a seguito di questa esperienza pubblicò il libro “Lista d’attesa”, in cui il giornalista cagliaritano diede voce ai ricoverati dell’ospedale psichiatrico ricostruendo i loro pensieri, desideri e sofferenze. Il ciclo di appuntamenti si concluderà il 5 dicembre a Su Tzirculu, con un appuntamento curato da Claudia Caredda, con le letture di Michela Atzeni. A far dar cornice alla narrazione le selezioni musicali di Giacomo Pisano, figlio di Giorgio Pisano, e le foto realizzate nel 1977 da Josto Manca, gentilmente concesse per l’occasione dalla famiglia.
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