Un caffè a Radio X con… Andrea Forges Davanzati: «Osservo la natura per trovare nuove idee e scoprire la forma della bellezza»

Andrea Forges Davanzati nel suo studio

«Sono figlio di un architetto e di una biologa: indeciso in questi due saperi importanti, per una botta di fortuna sono entrato nello studio di Bruno Munari che avevo 8 anni e lui mi ha insegnato a coniugare insieme la scienza della biologia con l’architettura. Oggi progetto e realizzo forme naturali: sculture e opere artistiche architettoniche in acciaio inossidabile, ottone e rame.»

Andrea Forges Davanzati, scultore e designer milanese di nascita ma cagliaritano d’adozione, è l’ospite di questa puntata di “Un caffè a Radio X”, in compagnia di Ilene Steingut: con lui abbiamo parlato del suo percorso di vita, di arte pubblica e sostenibilità ambientale: «L’arte è comunicazione: sotto questo profilo è un dovere di tutti noi sostenere concetti che siano positivi. Ho la fortuna di vivere in Sardegna, una terra che ho scelto perché ciò che studio, le forme naturali, qui sono un patrimonio inesauribile. Quando la mia attenzione si scosta dalla microbiologia, dalle forme vegetali e si concentra sui sacchi di spazzatura sulle aree di sosta, si passa da un messaggio molto positivo a uno molto negativo. Il cambiamento avviene in ognuno di noi semplicemente amando e rispettando l’ambiente. L’ambiente credo che oggi sia la chiave di tutto: qualunque messaggio, qualunque comunicazione deve avere come fine ultimo la salvaguardia ambientale. Nel mio lavoro c’è in primis la celebrazione delle forme naturali: io guardo queste forme e le applico sia in oggetti molto piccoli che in oggetti molto grandi. La biomimesi, l’imitazione della natura, ci ha fatto arrivare a invenzioni fantastiche come come il velcro, che oggi è il sistema di chiusura più usato in ambito aeronautico ed è la derivazione industriale di quei semi fastidiosi che si appiccicano ai vestiti. […] Ogni cosa ha la sua desinenza: dal mio punto di vista, quello artistico, la natura nasconde tantissima bellezza ancora da scoprire.»

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