
Il tema di questa edizione, “felicità possibili”, esprime perfettamente lo spirito del festival: un luogo di incontro e condivisione, dove i libri diventano veicoli di dialogo e riflessione, accompagnati da eventi musicali, performance teatrali e momenti di convivialità che superano le barriere tra cultura alta e popolare: il Marina Café Noir è un appuntamento irrinunciabile per gli amanti della cultura a Cagliari. Un appuntamento unico nel suo genere che non si limita a celebrare la letteratura, ma la arricchisce con contaminazioni di musica, teatro e arti visive, rendendola accessibile e fruibile da un pubblico vasto. Ne abbiamo parlato all’interno di “Un caffè a Radio X”, in compagnia di Martina Benoni e di Francesco Scanu dell’associazione Chourmo, organizzatrice della rassegna nata 22 anni fa nel cuore del quartiere Marina.
Tra gli ospiti di quest’edizione, in programma dal 10 al 12 ottobre nella suggestiva cornice del Bastione di Saint Remy, uno dei simboli più iconici della città spiccano nomi come Max Gazzè (in concerto con Emanuele Contis e Ilaria Porceddu), Maurizio Carucci e Alessandro Cattelan, oltre a importanti scrittori internazionali e personalità del mondo culturale come Carlotta Vagnoli, Wu Ming, Juan Carlos De Martin, Yomi Adegoke, Somdeep Sen, Saba Anglana, ma anche importanti artisti dell’isola come Massimiliano Medda e il suo omaggio a Gigi Riva, Gavino Murgia, Francesca Corrias, Gianmarco Diana e tanti altri.

Nel corso dell’intervista, Francesco ha ripercorso le origini del Marina Café Noir, nato quasi per caso nel quartiere Marina, e ci ha raccontato di come il festival abbia continuato a crescere negli anni. Nonostante non sia più ospitato all’interno dello storico quartiere cagliaritano, il nome del festival è rimasto legato alle sue radici, e conserva l’essenza di quel primo esperimento di condivisione letteraria: «Nel 2006 invitammo Paco Ignacio Taibo II, per intenderci, l’autore di una delle più belle biografie di Che Guevara. E abbiamo fatto nostro questo bell’adagio in cui dice “Se tieni un libro in una mano e una birra nell’altra, migliora il sapore della birra e il gusto del libro”.»
L’approccio popolare e inclusivo rimane centrale: il Marina Café Noir vuole avvicinare alla letteratura anche chi non la frequenta abitualmente, offrendo un programma ricco e variegato, gratuito e accessibile a tutti. Il festival continua a mantenere un forte impegno verso la sostenibilità e iniziative volte al riuso, con l’ormai tradizionale cucinata finale, un momento di festa di piazza che chiude ogni edizione e che premia con l’accozzo i partecipanti che si portano piatti e posate da casa: “Per noi è fondamentale evitare di usare plastica. Non stampiamo più locandine da diversi anni […] e chi si porta il piatto e le posate contribuisce a tutelare l’ambiente e salta la fila.”
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