
«La mia famiglia è piena di ingegneri. Io ho scelto l’architettura probabilmente perché era una facoltà che in quel momento non esisteva in Sardegna. È stato, in senso buono, un modo per scappare, per guardare altrove e provare un’esperienza diversa. Il fatto che oggi ci sia anche questa facoltà nell’isola ha contribuito a creare un nuovo bacino di professionisti: il nostro ordine negli ultimi anni è infatti cresciuto tantissimo…»
Il presidente dell’Ordine degli architetti della Città metropolitana di Cagliari e del Sud Sardegna Michele Casciu è l’ospite di questa puntata di “Un caffè a Radio X”, in compagnia di Ilene Steingut: con lui abbiamo parlato del suo percorso di vita, di qualità architettonica nelle città e delle possibilità date dal PNRR: «La qualità nelle opere architettoniche è una cosa che riguarda tutti: legiferare su questo tema è difficilissimo, perché può essere considerata una cosa molto soggettiva. Serve però trovare un metodo e delle regole che facciano sì che un progetto che modifica il nostro ambiente sia in grado di alzare il livello. “Forzare” i progetti dentro le regole attuali, come succede ora, fa sì che la libertà di espressione di un progettista venga relegata all’interno di schemi troppo rigidi. Quello che vorremmo è che venisse lasciata un po’ più libertà… Il PNRR è un’occasione e una grossa opportunità per consentire trasformazioni architettoniche, economiche e sociali. Dal nostro punto di vista, per raggiungere la qualità si potrebbe utilizzare il sistema dei concorsi a due gradi: un sistema più veloce per consentire agli studi di proporre buone idee e buoni progetti senza un impegno lavorativo eccessivo…»
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