Le jacarande


A Cagliari ci siamo abituati, ma chi arriva da fuori va preparato per tempo. Ogni anno a fine maggio, e poi ancora tra settembre e ottobre, sopra le nostre teste esplode l’azzurro delle jacarande. Un colore intenso, irreale come un cartone animato, che vira verso il violetto. Originaria dell’America Latina, la Jacaranda mimosifolia venne importata in città a fine Ottocento: prima ospite del solo Orto Botanico, poi, visto che si adattava bene al clima subtropicale semi-arido della città, nel 1909 un illuminato agronomo del Comune decise di coltivarne in vivaio 231 piantine distribuite successivamente tra largo Carlo Felice, i Giardini Pubblici e il quartiere di Castello. Negli anni questi alberi alti sino a dieci metri dalla chioma fitta e tondeggiante sono diventati un elemento tipico dell’arredo urbano: li ritroviamo anche in via Pessina, tra le palazzine liberty di via Milano e via Firenze, e in via Dante, che attraversa l’intero quartiere di San Benedetto. Nell’ultimo censimento ne sono stati contati oltre 1.300 esemplari. Immaginate un po’ cosa succede quando nei mesi della fioritura questo tetto verde e fluttuante che ci protegge dal sole si colora all’improvviso di un azzurro accecante. Ogni volta l’osserviamo con lo stupore e la meraviglia di un bambino. E ci torna in mente lo sguardo di Siro Vannelli, il più grande studioso di botanica e selvicoltura della Sardegna, che era arrivato nell’isola nel 1952 come ispettore forestale senza immaginare che da questo eden mediterraneo non si sarebbe più spostato. Le jacarande erano la sua passione. Le contava e le visitava di continuo per controllare se la vita di città non le stesse facendo ammalare. Adorava queste piante, che come lui si erano abituate senza troppi traumi all’arsura e al vento di Cagliari. Queste piante arrivate dall’Argentina, dall’Uruguay e dalle foreste del Brasile, dove dal loro legno pregiato nascono le chitarre della bossanova.
La mostra “La città parlante” è stata curata da Sergio Benoni e Paolo Bazzani per l’associazione culturale Tyche. I testi e le foto della mostra sono tratti dal volume “111 luoghi di Cagliari che devi proprio scoprire” pubblicato da Emons editore, con le foto di Daniela Zedda e i testi di Sergio Benoni. La voce della città è di Carla Fiorentino.


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