Blues you can use! :: Stolen Moments

Il blues è uno stato d’animo, un genere musicale e un riferimento cromatico, ma soprattutto è un suono, che ha una storia e una origine nell’incontro/scontro tra i neri rapiti nel West Africa e venduti nel Sud degli Stati Uniti e i suoni e gli strumenti dei loro oppressori. In realtà il blues come termine musicale è più recente di quanto si può pensare, ed è apparso in forma compiuta decenni dopo l’affrancamento, in una confluenza tra le “work song” dei campi e dai canti della chiesa, da cui prende la ripetizione iniziale delle frasi del testo, il cosiddetto “call and response”, la struttura antifonale di chiamata e risposta. Un’altra caratteristica evidente è l’intonazione di alcune note – che infatti si chiamano Blue Notes – abbassate di tono in modo da creare una naturale convergenza tra le scale europea e africana, più vicina al suono che per gli afroamericani era familiare.
Nato come elemento della musica nera e più direttamente popolare, il blues è laico e secolare, i testi trattano dei casi e delle esperienze della vita e forse per questo, non avendo mai frequentato la chiesa, si è evoluto dalle strade ai palchi, divenendo un genere autonomo che ha però contribuito a fondare sia il jazz che il rhythm and blues e anche il rock and roll.
Dal Blues come genere abbiamo scelto qualche brano, affidato ad alcuni dei più noti e valorosi Bluesman di ruolo:
1) Mannish Boy – Muddy Waters
2) Wang Dang Doodle – Howling’ Wolf
3) Boom Boom Boom- John Lee Hooker
4) I Just want to make love to you – Etta James
5) Killing Floor – Albert King
6) Tabacco Road – Lou Rawls
7) Gimme a Pigfoot – Bessie Smith
8 ) Why I sing the Blues – B.B. King
9) I’m a man – Bo Diddley
10) Bad Influence – Robert Cray
11) Messin’ With the Kid – Junior Wells
12) Sweet Home Chicago – Robert Johnson

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