«Mi sono specializzata in studi sardi e ho preso contatto con i sacri testi e le fonti che raccontano la storia della Sardegna. A un certo punto però mi sono resa conto che questi libri, di nostri storici, poverini, non sono molto appetibili. Sono un po’ ostici, anche giustamente perché fanno storia; ma noi abbiamo un quartiere qua a Cagliari, dedicato ai giudici. Nessuno ne sa niente, pensano che Benedetta, senza cognome, sia una magistrata. Allora ho pensato di dedicarmi al racconto di queste donne, Judikisse, che guarda caso, nel XIII secolo erano quattro: ho iniziato con Benedetta, Judikissa di Cagliari e ora Adelasia, di Torres, l’unica regina e la più raccontata, dopo Eleonora, naturalmente. Sono libri brevi che raccontano la storia per suscitare curiosità e conoscenza attraverso una narrazione. Adelasia viene raccontata come “la povera Adelasia”. E in effetti vita felice non ha avuto.» L’ospite di Giovanni Follesa in questa puntata di Incipit è Rossana Copez con il suo ultimo libro “Adelasia Judikissa di Torres“, Janus edizioni.
Il consiglio di lettura di questa puntata è “Non ti manchi mai la gioia – Breve itinerario di liberazione“, ultimo lavoro letterario di Vito Mancuso edito da Garzanti: «Me lo sto centellinando perché ogni pagina ti costringe a riflettere. Non è, al contrario di altri testi di Mancuso, un libro improntato sulla teologia, ma sociologico. Lui comincia raccontando una fiaba e partendo dal verso di Ovidio “Nec sine te, nec tecum vivere possum”. Ovviamente Ovidio la rivolgeva alla sua donna amata, ma al giorno d’oggi è un verso che calza benissimo per la nostra società che è piena di trappole. In questo libro lui comincia analizzando le trappole sociali in cui viviamo costretti, e arriva a parlare delle trappole personali: del nostro modo di vedere che è già una trappola. Ma invita anche a riflettere sul pensiero sbagliato e su quello giusto, per liberarsi almeno in parte di queste trappole: una tra le più evidenti è quella “ecologia-economia.”»
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