In libreria i “Souvenirs di un soggiorno in Sardegna” del marchese Saint-Severin. Intervista con Giorgio Pellegrini

“Quale storico o viaggiatore nella Sardegna del primo ottocento vi racconterà mai delle due dozzine di grossi ratti che infestavano la dispensa del Viceré o delle feste di quella piccola corte in Castello, allietate da leziosi balletti a tema e da un’ottima orchestra da camera stabile? Troppo rigoroso il grande La Marmora, indifferente il Mimaut e anche il Capitano Smyth, della real marina britannica, regala al massimo qualche spiritoso aneddoto, proprio come il Valery. Non resta allora che l’unico altro lavoro, rarissimo, datato a quel prolifico decennio degli anni venti del diciannovesimo secolo, i “Souvenirs d’un séjour en Sardaigne, pendant les années 1821 et 1822″ del marchese Charles de Saint-Severin, capitano di cavalleria, sotto-aiutante generale e attaché allo stato maggiore del Marchese d’Yenne, Viceré di Sardegna. Eccolo qui…”

Le memorie e i ricordi di un illustre viaggiatore di 200 anni fa arrivano in libreria grazie alla ricerca e alla traduzione del Prof. Giorgio Pellegrini, curatore della prima edizione italiana delle memorie del marchese Charles de Saint-Severin; un volume che restituisce una fotografia della Sardegna di quell’epoca attraverso aneddoti, riflessioni e storie anche molto divertenti raccolte durante quasi i suoi due anni di permanenza nell’isola. Ne abbiamo parlato a extralive mattina con Andrea Prost e con il curatore del volume.

info / Edizioni della Torre

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