«Intorno ai 20 anni suonavo, facevo l’università, disegnavo. Siccome ero un brocco a suonare, a disegnare ero forse un po’ meglio e però c’era in me una grande voglia di raccontare, ho preso dei pennarelli Pantone in un viaggio a Firenze, – qua non si trovavano ancora – e ho iniziato a fare il mio portfolio. Quando ha iniziato ad avere una certa sostanza sono andato al mio primo Lucca Comics con un cartellone ridicolo, e ho iniziato a far vedere i miei fumetti. Gira gira lì ho incontrato Sparagna e Scozzari di Frigidaire che mi hanno detto “vienici a trovare a Roma”. Così ho fatto, e da lì è iniziato il percorso”.»
In studio con Sergio Benoni, una interessante chiacchierata con il disegnatore cagliaritano Otto Gabos, autore di fumetti di fama nazionale e internazionale, in questi giorni in Sardegna per l’edizione 2018 del Festival “Nues” .
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