Psicosi coronavirus: conseguenze disastrose per il turismo nell’isola – intervista con Davide Collu

Anche la Sardegna sta pagando il panico generato dai media italiani, con conseguenze molto gravi per il settore turistico. Davide Collu, direttore del Thotel e referente per l’area turismo di Confindustria Sardegna, è intervenuto ai microfoni di Extralive mattina per raccontarci cosa accade in questi giorni nell’isola: «nell’immediato le conseguenze sono disastrose. Non so se sia follia collettiva o sia una reazione giustificata, ma vi posso dire che i risultati sono un’ondata inarrestabile di cancellazioni di eventi e prenotazioni che sta contagiando tutti i mercati. Una psicosi alimentata dalla disinformazione che in questo caso conferma l’incapacità totale del nostro Paese a gestire un’emergenza. Noi (Sardegna, ndr) siamo già un Lazzaretto dal punto di vista turistico, con il problema della continuità aerea che ad oggi ci vede capaci di prenotare esclusivamente sino al 16 aprile i voli da Roma e Milano, hub internazionali sui quali girano i flussi che non hanno una connessione diretta con Cagliari. Va ricordato che per radicare un sentiment positivo nell’immaginario collettivo ci vogliono anni: noi abbiamo anni di avviamento positivo, come destinazione sicura e sana da tutti i punti di vista, ma i mercati sono molto rapidi nell’invertire la tendenza e per riconquistare la fiducia serve tempo e risorse di cui non disponiamo.»

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