Molte questioni irrisolte e poca chiarezza sulle decisioni prese dall’amministrazione: la chiusura per 3 anni del mercato di San Benedetto e il “temporaneo” trasferimento nella struttura provvisoria di piazza Nazzari continuano a preoccupare i 180 operatori della struttura, che chiedono chiarezza sui tempi e un adeguato supporto durante questo periodo di transizione. Ne abbiamo parlato questa mattina ai microfoni di Extralive con Marzia Cilloccu, ex assessora al turismo, attività produttive e pari opportunità del Comune di Cagliari, oggi consigliera di opposizione, che in un recente intervento sui propri canali social ha raccolto le preoccupazioni dei lavoratori del mercato: «Ai 180 operatori e operatrici dei box è stato inviato via pec un modulo da riconsegnare entro il 27 dicembre 2023, per richiedere il trasferimento nella struttura mercatale provvisoria di Piazza Nazzari, mentre nel frattempo da luglio tutto tace e ogni nostra richiesta di chiarimenti è andata a vuoto. Ci sono tante questioni da discutere, prima di spostare uno dei mercati più importanti d’Europa, e che sarebbe bene capire prima di procedere. La comunicazione che è stata ricevuta ieri dagli operatori, arriva in un momento delicato come quello delle feste natalizie e deve essere riconsegnata pochi giorni dopo Natale senza la possibilità di approfondire temi importanti. Quali garanzie sta offrendo il Comune agli operatori che sottoscriveranno questo nuovo contratto? Ci è stato detto che la commissione di luglio era sufficiente, ma ci sono ancora troppi punti da chiarire. Quando saranno trasferiti i box? Quanto durerà il trasferimento provvisorio? I dettagli dei nuovi box che dovrebbero accogliere gli operatori di uno dei Mercati civici più importanti d’Europa sono stati concordati con l’amministrazione? Sono stati superati i problemi che avevano sollevato a luglio i 70 operatori del settore ittico? La climatizzazione e il riscaldamento nella struttura provvisoria sono stati garantiti? Qual è la situazione dei parcheggi? […] Abbiamo richiesto di poter visitare la nuova struttura, ma ci è stato risposto che durante i lavori, per un problema di sicurezza è impossibile. Ci saremmo aspettati almeno una relazione o un video per ricevere dei chiarimenti e delle garanzie che tutti gli operatori stanno aspettando con grande preoccupazione.»
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