Scorporo Microcitemico, la disperazione dei genitori: «Situazione gravissima, senza un rianimatore pediatrico h24 i bambini rischiano la vita»

«Abbiamo denunciato più volte queste carenze e purtroppo negli ultimi mesi sono accaduti fatti molto gravi dovuti all’assenza del rianimatore pediatrico, che dovrebbe essere sempre presente nelle 24 ore. I bambini possono andare in shock emorragici e settici in qualsiasi momento, e ad oggi non abbiamo un piano di gestione per i pazienti critici: è capitato di dover attendere oltre un’ora e mezza per l’intervento di un anestesista pediatrico, si è sfiorata la tragedia.»

Francesca Ziccheddu, presidente dell’ASGOP (Associazione Sarda Genitori di Oncoematologia Pediatrica) è tornata ai nostri microfoni a pochi giorni dall’esposto presentato dai medici del SS. Trinità alla Procura per denunciare il perdurare di gravi problemi legati allo scorporo del Microcitemico dall’ospedale Brotzu, previsto dalla riforma delle ASL, che ha portato conseguenze gravissime per i pazienti pediatrici: «L’assessore ha dichiarato di avere un piano per il Microcitemico, che però non è mai stato mostrato a nessuno. E “nel frattempo” i bambini vanno in shock, con gli anestesisti che si trovano costretti a fare un esposto in Procura perché hanno giustamente paura di tutto quello che potrebbe succedere, sia ai bambini che a loro come professionisti. Inoltre, a causa della mancanza di livelli assistenziali indispensabili precedentemente garantiti dal Brotzu, l’unico centro trapianti per bambini in Sardegna sta andando incontro alla chiusura.»

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