Se fossi presidente… – Giuseppe Corongiu: «Il primo giorno proporrei un percorso di legge per far riconoscere la Sardegna come nazione»

Cosa sarebbe importante che l’amministrazione regionale facesse per migliorare le condizioni della nostra isola? Imprenditori, artisti, esponenti dell’associazionismo e della società civile ci raccontano la loro visione, attraverso idee, sogni e proposte concrete. Sulle frequenze di Radio X, con la rubrica “Se fossi presidente” diamo voce ai nostri ascoltatori per cercare di immaginare insieme il futuro della Sardegna.


«Non so cosa farei in 100 giorni. In pochi giorni però si potrebbero fare alcune cose, simboliche, per provare a risvegliare la Sardegna e i sardi. Il primo giorno proporrei un percorso di legge per essere riconosciuti dalla Repubblica come nazione, come popolo. Dal punto di vista culturale e scientifico nessuno mette in dubbio che la Sardegna sia una nazione, e quindi perché non fare un ulteriore passo? Forse servirebbe a farci uscire da quella visione un po’ assistenziale che abbiamo avuto in Sardegna in questi ultimi decenni. Quello che noto è che si parla solo dei soldi in arrivo dall’Europa e dallo Stato e di come li dobbiamo spendere, ma non ci poniamo il problema di come dobbiamo vivere, che ricchezza dobbiamo produrre e su quali imprese dobbiamo puntare. Se fossi presidente, poi, parlerei solo in sardo…»

Giuseppe Corongiu, scrittore e attivista in prima linea all’interno del movimento che si occupa della promozione e della valorizzazione della lingua sarda è l’ospite di questo appuntamento con la rubrica “Se fossi presidente”.

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