Fondazione Mont’e Prama, polemica sulle spese per la valorizzazione dei Giganti – Il presidente Anthony Muroni a Extralive: «Accusati per aver fatto il nostro lavoro»

«Gli articoli comparsi sul quotidiano contengono una lunga serie di affermazioni gratuite, allusive, indimostrate e indimostrabili, che si configurano come un pretestuoso e mirato attacco alle attività della Fondazione Mont’e Prama e del suo legale rappresentante, del suo Cda e dei suoi dipendenti.» Anthony Muroni, giornalista e presidente della Fondazione Mont’e Prama, oggi al centro di una polemica scatenata dal quotidiano L’Unione Sarda, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Extralive per rispondere alle accuse mosse dalla testata regionale e fare il punto della situazione sulle attività della fondazione: «Abbiamo inoltrato una richiesta di rettifica all’Unione Sarda e confidiamo di poter replicare al più presto. La Fondazione Mont’e Prama fa quello che è previsto dallo statuto e dalla legge nazionale sulle fondazioni. […] La sua attività principale è fare valorizzazione e promozione, ed è esattamente ciò che abbiamo fatto e che viene contestato. […] Tra le tante attività abbiamo fatto un accordo col Metropolitan Museum di New York, per avere per 7 mesi una mostra dei Giganti nel più prestigioso museo del mondo. Abbiamo inviato richiesta di rettifica integrale – a norma dell’articolo 8 della legge 47/1948 sulla stampa – al quotidiano L’Unione Sarda.» Le richieste, – si legge sul sito della fondazione – «salva ogni altra iniziativa, in ragione del danno patito per le errate informazioni propalate in questi giorni, riguardano l’articolo titolato I Giganti di Mont’e Prama diventano Romanici, pubblicato in data 22 gennaio 2023; l’articolo titolato Giganti, spese a gogo, spot & filo rosso di Pisa, pubblicato in data 24 gennaio 2023; l’articolo titolato Giganti e Nuraghi, monitor e cartone d’oro, pubblicato in data 26 gennaio 2023; l’articolo titolato Mont’e Prama, spese infinite, calcio & viaggi, pubblicato in data 27 gennaio 2023.»

info / La richiesta di rettifica sul sito monteprama.it

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