Caos tavolini, sospese le concessioni delle aree di sosta – Emanuele Frongia: «Un pasticcio amministrativo»

Programma realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna L.R.5 novembre 2018 n.40 art.5

Contagi in calo e ritorno alle vecchie regole: la fine della bella stagione si porta via anche i tavolini dalle strade del centro storico. L’Ufficio comunale alle Attività produttive del Comune di Cagliari ha infatti iniziato a sospendere le concessioni di suolo pubblico rilasciate durante l’emergenza, partendo da quelle che permettevano ai locali di occupare con i tavolini gli stalli dedicati ai parcheggi. La possibilità per le attività produttive della città di ampliare gli spazi all’esterno destinati ai clienti, era stata una delle misure approvate a sostegno di pub e ristoranti, penalizzati dalla chiusura forzata durante il lockdown: un’opportunità sfruttata ampiamente, al punto da creare in diverse piazze e vie del centro un sovraffollamento che in non pochi casi ha generato malumori tra i residenti. Ne abbiamo parlato all’interno di Extralive con Emanuele Frongia, rappresentante della Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi della Confcommercio: «Al 31 dicembre, data in cui cesserà lo stato d’emergenza, si inizierà a tornare alla normalità. Ci saranno però altri 2 o 3 mesi di proroga. In centro la situazione è un po’ caotica, ma è doveroso distinguere ciò che non è in regola, che va controllato e sanzionato, dalle concessioni autorizzate, che – è importante ricordarlo – non possono occupare spazi altrui o posizionare tavoli davanti agli ingressi delle abitazioni. Insieme, come comunità, dobbiamo cercare di trovare il giusto punto d’incontro: è vero che in questo momento le attività creano un po’ di disagio, ma è anche vero che queste attività creano ricchezza e con la pandemia sono state chiuse per un anno e mezzo. […] Con la concessione degli stalli dei parcheggi è invece successo un pasticcio amministrativo: oggi a quelle attività che solo pochi mesi fa hanno speso tempo e denaro per allestire questi spazi viene chiesto di togliere tutto per effettuare delle verifiche. Non si può chiedere a realtà anche piccole che hanno speso 2-3000 euro di investire per uno spazio, e poi impedirgli di utilizzarlo….»

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