Massimo Zedda a Extralive: «Dalla Regione gravi errori sulle priorità: rischiamo di giocarci una parte della stagione estiva»

«Disorganizzazione e poca informazione sulla campagna vaccinale e una gestione delle priorità discutibile durante una pandemia. Ripartiranno prima le regioni che avranno un alto numero di vaccinati: noi rischiamo di giocarci una parte importante di stagione estiva e di ripresa, e di vanificare anche le vaccinazioni fatte sino ad ora.» Massimo Zedda, rappresentante dei Progressisti in Consiglio regionale è intervenuto ai microfoni di Extralive mattina per parlare del possibile cambio di colore in Sardegna, delle problematiche legate alla gestione della campagna vaccinale e delle scelte del governo regionale che in questi giorni discute sull’aumento del personale dello staff della presidenza della Regione con un aumento di oltre sei milioni di euro annui che andrebbero a incidere sulle casse sarde: «Prima viene detto che l’85% dei fragili rifiuta il vaccino, due giorni dopo si annuncia che inizia la campagna di vaccinazione per i diabetici. La Sardegna ha scoperto a maggio 2021 che esistono i diabetici e ha predisposto l’elenco dopo un anno e mezzo in cui l’intero pianeta si prepara a combattere la pandemia con il vaccino. Molte persone dell’isola si sono ritrovate smarrite perché mancano indicazioni sulle vaccinazioni, è difficile reperire informazioni e contattare i numeri telefonici. Se c’è il sospetto che ci sia una difficoltà e una paura chi più del medico di famiglia può rasserenare i pazienti circa le vaccinazioni? In Sardegna li abbiamo esclusi, così come abbiamo escluso i medici volontari che si erano resi disponibili gratuitamente già da gennaio.»

Massimo Zedda si è soffermato poi sulla gestione delle priorità da parte del governo regionale, con riferimenti al ddl 107 sulla riorganizzazione della presidenza della Giunta: «[…] Le priorità indicate a dicembre per il 2021 alla maggioranza dal presidente Solinas erano le province e la moltiplicazione degli staff. Ogni giorno c’è un contatto tra i consiglieri regionali e il presidente sulla moltiplicazione delle poltrone: in una situazione di emergenza si vogliono spendere 6 milioni di euro all’anno, per tre anni, semplicemente per gli staff. Risorse che si potrebbero utilizzare ad esempio per l’assunzione di nuovi medici, chiaramente con un concorso. L’altra legge che la maggioranza vorrebbe portare in approvazione riguarda il ripristino dei consigli di amministrazione, ovunque. Dietro queste operazioni c’è un disegno: se contiamo le nomine di centinaia di persone nelle province, nei consigli di amministrazione, gli staff triplicati per assessori e presidenti nominati fiduciariamente, stiamo parlando di un numero molto importante di persone con relative famiglie e bacini elettorali.»

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