«In generale quello che succede in Sardegna poi succede successivamente sul piano nazionale. L’isola è un luogo che non ha un peso politico importante, ma siamo un campione abbastanza attendibile rispetto a quello che succederà. Per questo le elezioni in Sardegna sono così interessanti anche per i leader nazionali.» Lo scrittore Marcello Fois è intervenuto questa mattina ai microfoni di Extralive per un commento al voto che ha visto la vittoria della coalizione guidata da Alessandra Todde: «Ora mi attendo che la nuova governatrice non si lasci stritolare da quelle dinamiche per cui una volta ottenuto il risultato si torna all’ancien régime. Alessandra Todde è una persona particolarmente intelligente e credo che abbia abbastanza esperienza non solo politica ma anche aziendale per capire questo tipo di meccanismi e capirli bene. Da questo punto di vista mi incoraggia molto. E poi è nuorese, scusate! […] Credo che il problema vero di noi progressisti sia stato che per anni ci siamo adattati a una narrazione che facevano altri per noi. Certi sistemi erano diventati per noi ostativi perché noi eravamo i primi a pensarli ostativi. Forse Alessandra Todde può rimettere a posto questa questione e fare finalmente della Sardegna un modello. Se fossi in lei, adesso, la prima battaglia che farei – che è una battaglia della Sardegna, non della sinistra o della destra – sarebbe quella per Sos Enattos: quello dell’Einstein Telescope è un progetto che dobbiamo portare a casa a tutti i costi…»
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