Se fossi presidente… – Francesca Ziccheddu: «Slegare la sanità dalla politica per rimettere al centro la salute delle persone»

Cosa sarebbe importante che l’amministrazione regionale facesse per migliorare le condizioni della nostra isola? Imprenditori, artisti, esponenti dell’associazionismo e della società civile ci raccontano la loro visione, attraverso idee, sogni e proposte concrete. Sulle frequenze di Radio X, con la rubrica “Se fossi presidente” diamo voce ai nostri ascoltatori per cercare di immaginare insieme il futuro della Sardegna.


Francesca Ziccheddu, presidente dell’ASGOP (Associazione Sarda Genitori di Oncoematologia Pediatrica) è tornata ai nostri microfoni all’interno della rubrica “Se fossi presidente” per fare il punto della situazione sul reparto di oncoematologia pediatrica del Microcitemico e raccontarci quali sarebbero le sue prime disposizioni se dal prossimo 25 febbraio si ritrovasse alla guida della Regione: «Purtroppo bisogna dare gambe e rendere effettivo il riaccorpamento del Microcitemico al Brotzu. Abbiamo fatto questa battaglia e ad oggi ancora i dirigenti del Brotzu non hanno deliberato e reso effettivo questo passaggio. È incommentabile che davanti a un problema che dovrebbe essere risolto, in realtà ci sia ancora l’intoppo. In questo caso le esigenze dei pazienti coincidevano con quelle dei professionisti, tutti i professionisti coinvolti. La gestione dell’oncoematologia è sempre stata un caso di mala politica. La sanità gestita dalle regioni viene usata dalla politica non per dare risposte ai pazienti, ma per rispondere a non si sa quali esigenze. Il nostro caso è emblematico. Da presidente della Regione chiederei di slegare la sanità dalla politica per fare in modo che anche i dirigenti possano muoversi con l’obiettivo di curare le persone.»

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