La parmigiana di melanzane come atto rivoluzionario: Donpasta a Sant’Elia

“La parmigiana di melanzane alla salentina di mia nonna è la versione leggermente più pesante di quella napoletana. Erri De Luca insegna che le melanzane vanno lasciate seccare al vento e al sole per due giorni. Abitate in città? Lasciate perdere. Ma c’è un dramma in corso in questo momento nella società contemporanea: chi non frigge le melanzane per la parmigiana! Nel continente ci sono dei pazzi e dei malati che pensano che si debba mangiare leggero!…” (Donpasta)

«Proteggiamoci e soffriggete» è il grido di guerra di Donpasta, al secolo Daniele De Michele, chef stellare che il New York Times ha definito “uno, e per certi versi unico, dei più inventivi attivisti del cibo”, poliedrico artista che si muove da anni tra economia, filosofia, musica, cinema e cultura del buon mangiare: a Cagliari per 5 giorni di full immersion con le donne di Sant’Elia, con una residenza artistica ideata da Riverrun dedicata alle zone marginali che prevede la realizzazione di una serie di guide partecipate di turismo responsabile all’interno del più ampio progetto ONCE APP_ON A TIME, vincitore del bando “sostegno ai giovani talenti” e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, lo chef salentino ha lavorato insieme ai residenti per creare con loro un piatto che rappresentasse il quartiere cagliaritano, e per la realizzazione di un cooking book contenente 12 ricette della tipica cucina locale e 12 storie di luoghi e personaggi di Sant’Elia: «Per noi era importante che fossero gli stessi abitanti a suggerire forma e contenuti della loro guida turistica» – spiega Lorenzo Mori, direttore di Riverrun, – così dai primi incontri con gli abitanti di Sant’Elia è subito emerso che per loro la cucina ed il cibo sono un aspetto importantissimo per tenere unita la comunità dislocata tra il vecchio borgo e i palazzoni di cemento.

(foto: Laura Farneti)

Questo progetto – ha sottolineato Mauro Tetti, giovane scrittore emergente coinvolto nella supervisione testuale – vuole raccontare in modo nuovo lo spirito di luoghi minori e periferici, lontani dai normali circuiti di interesse turistico mainstream. A partire da Redazioni di Comunità, i cittadini e gli abitanti residenti si sono ritrovati per costituire a tutti gli effetti una redazione editoriale ed elaborare uno storytelling condiviso con cui rapportarsi e raccontarsi anche grazie all’affiancamento di artisti e professionisti in residenza che li supportano nelle attività redazionali. “Quello del cooking book – ha spiegato Lorenzo Mori – è un espediente narrativo per raccontare lo spirito del luogo e le sue peculiarità, rendere la comunità consapevole e attiva nella narrazione di se stessa e per portare i visitatori ad entrare in stretta relazione con i residenti. Il funzionamento di questi ‘libri guida’, infatti si esplica solo a diretto contatto con i luoghi e le persone che li hanno generati. Questo è anche il motivo per cui alcuni ingredienti saranno “criptati” e potranno essere svelati solo attraverso un’interazione con gli abitanti in loco e che prevede l’utilizzo di elementi caratteristici del parlato e vissuto di Sant’Elia”.

Ne abbiamo parlato all’interno di Extralive mattina con Sergio Benoni e con Cristina Marras, che è andata a curiosare all’evento di chiusura della residenza, un “cooking dj set” tutto da ridere.

info / RIVERRUN / DON PASTA

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