Teatro, a Cagliari “La sparanoia” di Niccolò Fettarappa: «Diamo fuoco al divano e torniamo in piazza»

La Sinistra è defunta ed è meglio così.
I fumogeni sono banditi. Il Ministro alle Politiche Giovanili sogna di divorare gli studenti che manifestano. I giovani, addomesticati, non trovano più il piacere di delinquere: vivono a casa, perimetrati da un metro quadro e con l’ossessione dei lavaggi delicati.
Il compagno Niccolò si innamora di colonnelli e programma orgasmi in caserma.
A fargli da spalla, un Fidel Castro che vive a Miami e preferisce gli scaldabagni alla rivoluzione.
Niccolò coltiva la missione civile di far esplodere tutto: vorrebbe uscire di casa, mettere una bomba, organizzare un nucleo armato terrorista, portare l’attacco al culo dello Stato.
Organizza un comitato di agitazione permanente con la terza età.
Basta casa, basta riposini. Basta abuso delle tisane al finocchietto.

«La sparanoia è uno spettacolo che ho scritto quest’anno e che parla di due giovani ragazzi animati da delle pulsioni terroriste-anarcoidi che però non riescono mai a realizzare l’attentato che hanno in progetto di fare perché tutto sommato stanno comodi a casa sul divano.»

A Sa Manifattura sino a lunedì 13 novembre e al Teatro Eliseo di Nuoro martedì 14 arriva “La sparanoia”, produzione Sardegna Teatro e Agidi con Niccolò Fettarappa Sandri e Lorenzo Guerrieri, che in uno spettacolo cupo racconta la fine del desiderio di rivoluzione: «Quello che noi cerchiamo di innescare nel pubblico è la voglia di uscire dal teatro con l’intenzione di dar proprio fuoco al divano e tornare alla piazza. Quello che mi auspico faccia questo spettacolo è esortare le persone, non solo quelle della mia età, ad abbandonare i propri scopi quotidiani per dedicarsi a qualcosa di più grande della propria vita.»

info / sardegnateatro.it

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