Certo, non sarà lo stesso. Cambia lo scenario anzitutto, che dalla suggestiva location di Pozzo Gal che avrebbe dovuto ospitare l’edizione 2011 del festival musicale Here I Stay, ripiegherà al Corto Maltese del Poetto, sabato 30 a partire dalle 19. Una scelta costretta dalla decisione presa ieri dal Comune di Arbus, che ha negato le autorizzazioni allo svolgimento del festival ad un solo giorno dal suo inizio, quando sul sito erano già stati allestiti il primo dei due palchi e i punti di ristoro e si contavano sull’ordine delle centinaia le prevendite vendute.
Ma l’amarezza dei sette giovani organizzatori, tutti tra i 29 e i 31 anni e su cui ora grava un debito ancora da quantificare, già dopo poche ore diventa voglia di riscatto, nuova energia. Così, provano a salvare il salvabile, rincuorati dal forte sostegno degli affezionati del festival, le cui voci si sono levate a centinaia sulla pagina Facebook dell’evento, dove qualcuno si è perfino spinto a dichiarare pubblicamente di rinunciare al rimborso del proprio biglietto per sostenere la causa. A festival cancellato, la serata in programma per domani al Corto Maltese vuole essere un messaggio. Un gesto di riconoscenza nei confronti del pubblico e una risposta “per non farci mettere in ginocchio da una decisione ingiustamente subita”, ha commentato uno degli organizzatori dell’Here I Stay.
La serata, resa possibile dalla solidarietà del gruppo locale Almamediterranea che ha rinunciato al proprio concerto già in programma per sabato, vedrà la partecipazione di quattro dei gruppi musicali dell’Here I Stay. Dagli Stati Uniti Bob Log III, bluesman viscerale che si presenta sul palco in tuta e casco da motociclista. I torinesi Movie Star Junkies, che porteranno sul palco del Corto il loro live garage blues che riprende il primo Nick Cave, i bolognesi Buzz Aldrin (nella foto) col loro post-punk torbido, e infine gli italo-francesi Bobsleigh Baby che propongono una sorta di country blues che sfuma nel punk.