EXCELSIOR / EP.1 /

Primo appuntamento con Excelsior, rubrica curata da Luca Mirarchi dedicata al cinema e al mondo delle serie televisive. In questa puntata parliamo di “Belfast” (Gran Bretagna), 2021, 98’, pellicola di Kenneth Branagh, con Jude Hill, Lewis McAskie, Caitriona Balfe, Jamie Dornan, Judi Dench in programmazione a Cagliari al Cinema Odissea, Notorious Cinema e The Space Quartucciu e di “After Life 3” (Netflix), serie in 6 episodi scritta, diretta, interpretata e co-prodotta da Ricky Gervais.

“Belfast” racconta la guerra civile tra protestanti e cattolici in Irlanda del Nord, filtrata attraverso gli occhi di un bambino, nel film più autobiografico di Kenneth Branagh, che ambienta la storia nell’estate del 1969, cruciale nella vita del protagonista. Il piccolo Buddy si trova a essere spettatore spaesato di fronte allo spettacolo della violenza, che esplode, certo, soprattutto all’inizio e verso la fine, ma che incornicia un film più attento all’umanità dei personaggi che non al quadro politico generale, e offre così per gli spettatori — soprattutto in questo momento storico segnato dal ritorno della guerra in Europa — un’oasi di rifugio dal frastuono del mondo, soprattutto grazie alla resa visiva delle sue immagini in bianco e nero. Candidato a sette premi Oscar.

After Life 3 (Netflix) – In questa terza e conclusiva stagione, Tony (Gervais) è costretto a confrontarsi con la necessità di continuare a vivere, pur continuando a non accettare la scomparsa, e quindi a elaborare il lutto, dell’adorata moglie Lisa. Nel suo percorso esistenziale è circondato da un nutrito gruppo di caratteristi, a cominciare dai colleghi del Tambury Gazette, il quotidiano della cittadina inglese in cui è ambientata la serie, che stemperano le emozioni della linea narrativa principale in tanti rivoli di sottotrame, ora grottesche ed esilaranti, ora più introspettive. Senza toccare le vette della prima stagione, “After Life 3” conferma il genio poliedrico di Ricky Gervais, capace come pochi di alternare il registro espressivo dal comico al drammatico nello spazio di poche sequenze. Forse non piacerà a tutti, ma è impossibile che non lasci un segno profondo in chi lo guarda.

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