Cagliari città cantiere: all’Exma un incontro pubblico tra cittadini e amministratori – Intervista con Giovanni Dore

Da via Roma a via Dante, ai viali Sant’Avendrace e Trieste e poi ancora il Bastione di Santa Caterina, l’Anfiteatro, piazza San Cosimo, sino a quello più recente di piazza Arcipelaghi al Poetto e alla storia infinita del ponte ciclopedonale di Su Siccu: il tema più dibattuto dalla città, complici lungaggini e ritardi, sono i cantieri, protagonisti nel bene e nel male dell’incontro “Cagliari città cantiere – Prospettive e disagi” in programma questa sera (h.19/20.30) negli spazi del Radio X Social Club all’EXMA di via San Lucifero e in diretta sulle frequenze di Radio X. Giovanni Dore, tra i coordinatori dell’evento con l’associazione “Cagliari è anche mia” è intervenuto questa mattina ai microfoni di Extralive per un’anteprima sui temi caldi che animeranno il dibattito, aperto a tutta la cittadinanza, che vedrà la partecipazione dell’assessore Alessio Mereu, i consiglieri Fabrizio Marcello, Camilla Soru, Enrica Anedda Endrich, di Teresa De Montis (Presidente Federazione Ordini Architetti PPC Sardegna) e dell’ing. Enrico Ciotti, docente dell’Università degli studi di Cagliari: «Normalmente i cittadini non sono contrari né ai cantieri né ai lavori: magari lo sono quando i lavori rischiano di stravolgere alcuni dei luoghi identitari della città come nel caso di via Roma o di quello del Poetto. Il problema che lascia sconcertati e che preoccupa i cittadini è che questi cantieri, una volta avviati, vanno molto a rilento in tutta la fase iniziale, spesso anche con la scomparsa degli operai, rischiando di durare all’infinito. Nella situazione attuale ci ritroviamo con decine e decine di cantieri che si stanno accavallando e che hanno paralizzato la città con grossi disagi soprattutto per i commercianti e che in certe zone rischia di ammazzare una buona fetta dell’economia tradizionale cittadina. […] Un tecnico – ci racconta un addetto ai lavori – sul ponticello di Su Siccu avrei accettato l’opera con l’acciaio mediocre, dando la penale massima all’azienda, evitando di pagare la ringhiera, realizzata con un materiale totalmente diverso da quello presente nel capitolato, ma il ponticello nel frattempo l’avrei aperto. Un po’ come si fa a casa: se ti sbagliano i lavori non stai fuori casa per un anno o due perché l’impresario ti ha sbagliato un muro.»

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