Il coordinatore dei Progressisti, Francesco Agus, intervistato questa mattina all’interno di Extralive, ha fatto il punto della situazione sul dibattito in corso all’interno del Campo largo che nella giornata di ieri ha portato a far emergere ufficialmente il nome di Alessandra Todde, esponente del Movimento 5 Stelle, come candidata della coalizione del centrosinistra: «Non ci aspettavamo che nel tavolo ci fosse un atteggiamento in stile prendere o lasciare: oggi la possibilità di dare un governo alternativo alla Sardegna è messa a rischio non tanto dall’assenza di una leadership o di un candidato alla presidenza, quanto dal fatto che il campo del centrosinistra è più piccolo rispetto a quello immaginato nel mese di luglio. Siamo meno rispetto a quando abbiamo iniziato, e per essere competitivi occorre allargare il campo. Non è quindi pensabile che oggi ci siano pezzi autorevoli della nostra coalizione che o sono in procinto di lasciare il tavolo o sono stati colpevolmente lasciati andare. Renato Soru e Graziano Milia, che in questi mesi si sono impegnati per allargare il campo, coinvolgere i cittadini e organizzare assemblee pubbliche, ad esempio, sembrano essere stati messi ai margini. Noi avevamo proposto le primarie, sebbene siano uno strumento che ha dei limiti, perché in presenza di candidature autorevoli già sul campo avrebbero risolto diversi equivoci. […] Non è accettabile che il partito che ha espresso la candidata presidente per la Regione sia ancora al governo a Sassari col sindaco Campus, che è un sindaco di centrodestra. Non è accettabile!»
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