Claudia Cardinale a Radio X: “Non chiamatemi diva.”

Un consiglio che posso dare oggi è questo: “Non montarsi la testa, essere forti dentro e ricordarsi che quando finisci di fare un film torni ad essere te stesso. Non chiamatemi Diva. Sono contraria.” – Era “la ragazza che rifiuta di fare cinema”, poi “I soliti ignoti” di Monicelli e una carriera da regina, con 165 film all’attivo, in una stagione straordinaria del cinema e della commedia italiana: in questi giorni a Cagliari con la tournée teatrale de “La strana coppia” di Neil Simon, ai microfoni di Radio X Claudia Cardinale, in compagnia di Sergio Benoni, ha ripercorso la sua carriera dagli esordi, a Tunisi, “quando finì in copertina, in bikini, quando il bikini non era ancora arrivato” al rapporto con Luchino Visconti che le diceva sempre “ma tu non sei una femmina, sei un maschiaccio!”.

 

“il problema è che io all’inizio non parlavo italiano, perché ero nata a Tunisi e quindi parlavo francese: e infatti non capivo niente e nei primi film ero doppiata” -ride con semplicità Claudia, tra aneddoti imperdibili e uno spirito e un modo di guardare alla vita aperto al mondo ma geloso del proprio privato. “in italia C’erano sempre i paparazzi davanti casa: mi sono dovuta trasferire 3 volte, non potevo nemmeno accompagnare i figli a scuola.

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