“Come figlie, anzi”: storie di migrazioni femminili

… Sul barcone bianco e blu una donna partorisce, l’abbiamo aiutata io e Malelyn, non c’era acqua per poterla lavare: La neomamma si chiama Janeba, forse non ha più di vent’anni, le chiedo se il padre ha già visto il bambino. Janeba risponde: “Non so chi sia il padre”.

… Ero terrorizzata di dover uscire per strada a Torino, temevo di scendere perché c’erano le rivolte, temevo gli immigrati, i miei fratelli eritrei e con loro i sudanesi, temevo che la se prendessero anche con me, una loro sorella, immigrata come loro ma con un lavoro sicuro, badante di un vecchio che aveva lavorato a Mirafiori.

Il giornalista Giacomo Mameli è venuto a trovarci al Radio X Social Club per parlare del suo ultimo libro “Come figlie, anzi” un volume -edito da Cuec- che parla di “migrazioni femminili” e racconta le storie di quelle donne che dall’Africa, dall’Asia, dall’America latina, dall’Europa dell’est arrivano in Italia. Ritratti drammatici, storie di violenze, di fughe e rinascite in una raccolta di biografie e autobiografie narrate attraverso i racconti delle protagoniste.

info / “Come figlie, anzi – CUEC”

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