“Prima di Federico Faggin la Silicon Valley era solo una valley”
(Bill Gates)
“Non riuscivo a capire come potessi essere così infelice, quando avevo realizzato tutto ciò che secondo il resto del mondo era necessario per essere felice. Cosa c’è di sbagliato in questo quadro? – Mi chiedevo. – E tornavano insistenti altre due domande che avevo costantemente evitato di approfondire: qual è il senso della vita? E cosa voglio dalla mia vita?
Questa infelicità di fatto è stata la spinta che mi ha portato a cercare di ritrovare la mia interiorità, che era stata trascurata in tutti questi anni, perché per avere successo bisogna lavorare, ma capita che uno lavori solo fuori, e non dentro, e finisca col perdere sé stesso. […] Mi chiedevo: che sia possibile che un computer possa avere coscienza? Perché allora, parlo ormai di più di 30 anni fa, c’era l’idea che noi siamo macchine, e se noi siamo macchine coscienti, allora anche i computer possono esserlo. L’idea che i computer classici possano diventare più intelligenti degli esseri umani è in realtà una fantasia pericolosa, perché se la accettassimo ci limiteremo ad esprimere solo una piccolissima frazione di ciò che siamo realmente. Questa idea ci toglie potere, libertà, e soprattutto umanità.” – “Volevo capire cos’era la coscienza e questa esperienza straordinaria mi ha fatto capire che la realtà è molto di più di quello che pensavo fosse.”
Non ci si aspettano discorsi sulla felicità quando si incontra un fisico, e sicuramente non quando si incontra l’uomo che ha inventato il microchip e che ci ha dato la tecnologia del touch screen. Tanto per intenderci: il microchip è quello che ha permesso di passare dai computer che occupavano tutta una stanza a quelli che stanno sopra la scrivania, e il touch screen è quella cosa che ci consente di fare le cose sul nostro telefonino passando il polpastrello sullo schermo. Il fisico che si interroga sulla felicità è Federico Faggin, inventore tra le tante cose dell’Intel 4004, il primo microprocessore a raggiungere, a bordo della sonda spaziale Pioneer 10, addirittura la fascia degli asteroidi. In questi giorni a Cagliari per una serie di incontri, per presentare il suo ultimo libro “Silicio” e per partecipare all’edizione 2019 di Sinnova, Federico Faggin è intervenuto ai microfoni di Radio X per una affascinante chiacchierata con Cristina Marras.
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