Gay e Pil: se questo è giornalismo

Ci sarebbe da chiedersi se sia il calo del Pil a far aumentare i gay, o se invece sia stato l’aumento dei gay a far calare il Pil. No, non è un fotomontaggio. Questo il titolo di apertura in bella mostra sulla prima pagina dell’edizione odierna di Libero. Una cosa è però condivisibile: c’è davvero poco da stare allegri. Questo è ancora giornalismo? I lettori preferiscono davvero il sensazionalismo? Sino a dove è lecito spingersi con il clickbait cartaceo?

“C’è molta preoccupazione per un’asticella che diventa sempre più alta: bisogna muoversi attivamente, se si vuole contrastare questo tipo di società che prima se la prende con i rom, poi con i neri, adesso se la prende con i gay: il turismo LGBT nel mondo vale 8,3 miliardi di dollari all’anno. Se gli Stati, le Regioni e i Comuni investissero sotto questo aspetto, probabilmente quel titolo sarebbe il Pil aumenta grazie ai gay che aumentano.”

All’interno di extralive mattina, con Sergio Benoni e Giovanni Follesa, ne abbiamo discusso insieme a Michele Pipia, rappresentante dell’associazione ARC Cagliari.

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