Giallo sull’annullamento dell’America’s Cup a Cagliari – Francesco Agus a Extralive: «Dalla Regione trattativa poco trasparente, chiederemo le carte»

«Appena abbiamo saputo della rinuncia di Cagliari abbiamo presentato una richiesta di accesso agli atti, perché non ci fidiamo dell’Assessorato al Turismo. Tutte le azioni che stiamo verificando sembrano molto lontane dall’utilizzo oculato delle risorse pubbliche. Questa è solo l’ultima vicenda di una collana di questioni irrisolte.» Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale è intervenuto questa mattina ai microfoni di Extralive per un approfondimento sulle dinamiche che hanno portato all’annullamento della tappa cagliaritana delle World Series della Coppa America, evento attesissimo dagli appassionati che si sarebbe dovuto tenere in città tra settembre e ottobre: «Nella trattativa sembra quasi che tutto sia avvenuto senza condivisione e trasparenza: la prima interlocuzione risale al 12 agosto. Sul tavolo 4 giorni di regate e 10 giorni di allenamenti con i 5 team principali, previsti in città per il mese di ottobre. In nessun caso era stato citato che Cagliari dovesse essere la prima tappa. La scusa utilizzata dall’assessorato per far saltare tutto è stata invece che Cagliari non sarebbe stata la prima tappa delle World Series. […] Da fine dicembre, senza fondi stanziati per l’evento e senza un contratto firmato, è partito un fitto carteggio tra l’assessorato e l’organizzazione dell’evento: nel 2023 è stato approvato in finanziaria lo stanziamento di 6 milioni, ma l’accordo è rimasto in stallo: il problema principale pare fosse l’individuazione del soggetto attuatore, a cui sono seguite diverse richieste da parte della Regione che ha poi rinunciato all’evento dopo aver ricevuto la notizia dello “scippo” della prima tappa, che si terrà in Spagna. […] La risposta di New Zealand è stata che non c’era nessun impegno da questo punto di vista. L’evento cagliaritano sarebbe dovuto essere uno di tre eventi, e uno dei due a coinvolgere gli scafi di classe America, gli Ac40. Grant Dalton (Ceo della 37esima edizione della Coppa America), nell’ultimo carteggio cita anche il fatto che alcune settimane fa è stato in città per incontrare una società locale che avrebbe dovuto organizzare l’evento. […] Sembra quindi che dietro la rinuncia ci sia qualcosa di non chiaro e chiederemo gli atti e ogni documento connesso con l’organizzazione di questo evento. In questo caso spicca il modo di gestire una questione così delicata come l’organizzazione di un evento mondiale.»

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