«Una giornata importante come quella di ieri è servita a constatare le condizioni in cui versa oggi la lingua sarda. Si erano fatti dei passi in avanti con la LSC. Da allora purtroppo la lingua sarda si è però arenata e noi crediamo sia necessario restituirle nuova dignità. C’è una lingua ufficiale che deve essere uguale per tutti, nello scritto. Le varianti sono importantissime ma non si può pensare di scrivere senza nessuna regola, ma invece stiamo tornando a questa situazione: la politica ha il compito di dare un indirizzo importante. Soprattutto con una giunta sardista.» È polemica sull’azione della Regione a tutela della lingua sarda, dopo la nota del presidente Christian Solinas in occasione della Giornata internazionale della lingua madre: ne abbiamo parlato all’interno di Extralive mattina con Enrica Fois, rappresentante del Comitato pro su Sardu Ufitziale: «La nota diffusa da Villa Devoto in occasione di questa giornata è stata redatta unicamente in italiano, ma la lingua sarda deve avere pari dignità: dare il buon esempio è importantissimo. Chiediamo un dialogo, perché senza un confronto non si può avere una visione chiara della situazione: serve una riforma dello statuto, l’abrogazione della legge 22 e la standardizzazione della lingua. Anche le proposte che facciamo devono essere applicabili: mettere in uso 300 varianti non è possibile.»
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