“Gli indù credono che morendo a Varanasi si chiuda il Samsara, il ciclo di vita, morte e reincarnazione e ci si possa finalmente ricongiungere col divino. Varanasi è una città molto particolare, dove durante tutta la giornata ardono continuamente alte pire funerarie dove vengono cremati i cadaveri. Uno dei protagonisti del racconto, vedendo un gran traffico di morti, parenti, legnami e fuochi si chiede: – chissà quanto guadagna un becchino a Varanasi. – Da lì il titolo.”
Ma cosa c’entra un sardo con un becchino di Varanasi?
Il becchino di Varanasi è la storia di tre amici che partono da Cagliari per fare un viaggio in India. Così come spiega l’autore, Ivo Murgia, al microfono di Cristina Marras, non si tratta di un libro né sulla crisi mistica dei protagonisti né di un libro new age; piuttosto di un volume scanzonato ispirato da un viaggio realmente fatto dall’autore, in cui riflessioni e temi anche importanti vengono trattati con ironia e leggerezza.
Info / Cenacolo di Ares editore
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