Fase 2 alle porte: «Meno burocrazia e campagne sui social per ripartire» – intervista con Gabriele Acquas

Con la fase 2 alle porte, le attività commerciali dell’isola iniziano a prepararsi alla riapertura. Ma con quali limiti? Cosa aspettarsi dalla stagione estiva? Ne abbiamo parlato a Extralive mattina con Sergio Benoni, Giovanni Follesa e con Gabriele Acquas, titolare di due noti locali cagliaritani: «Immagino che lavoreremo un po’ meno, con spazi diversi. Stiamo aspettando le linee guida del governo. Ma quale sarà la risposta dei cittadini? I clienti avranno voglia di uscire per stare a un metro di distanza? Abbiamo avuto la fortuna di partire col delivery un mese prima della chiusura, e ora arriviamo a tutto l’hinterland. Stiamo tenendo duro. Alla politica chiederei di permetterci di lavorare con maggiore tranquillità: un po’ meno burocrazia e una maggiore elasticità per quanto riguarda orari e occupazione del suolo pubblico. E qualche bella campagna di marketing per portare i turisti in città, magari sui social, che sono il mezzo più indicato e più veloce per arrivare dovunque e a chiunque.»

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