L’anima della Sardegna contemporanea a New York: intervista con Valeria Orani

Valeria Orani. (Ph. Daniela Zedda)

«Attraversando l’oceano, andando così lontano, improvvisamente mi sono risentita completamente sarda. Come primo desiderio mi sarebbe piaciuto essere un tramite tra chi viaggia e la mia terra. Questo anche perché vedevo il modo di promuovere l’Italia da parte di altre regioni come la Puglia, la Toscana e il Lazio, che tentavano di parlare del territorio e delle tradizioni in maniera più contemporanea.»

La rilettura della tradizione è oggi cultura identitaria? Come trasmettere il fascino di una cultura millenaria fuori dal luogo d’origine? Come si può, partendo dal patrimonio culturale, storico e archeologico della Sardegna, creare un valore che consenta di accedere ad un mercato competitivo e contemporaneo? Sono queste alcune delle domande a cui la producer, curatrice e manager della cultura e delle arti Valeria Orani, sarda ma Newyorkese d’adozione, ha cercato di dare risposta con “Amina“, un progetto molto articolato che mira a una nuova promozione della Sardegna in ambito internazionale, orientata a far riscoprire l’isola come meta di viaggio, lontana dal concetto di turismo mordi e fuggi: «Quello che ha mosso questo progetto è stata una domanda: che cos’è l’identità? La seconda domanda è stata: esiste una parola sarda che indichi “identità”? La risposta è stata no, perché quello di identità è un concetto moderno. C’è però qualcos’altro che ognuno di noi porta con sé intorno al mondo, che è sempre con noi e che nessuno ci può rubare: l’anima. Così sono arrivata all’idea che l’identità e l’anima sono la stessa cosa e che così come l’anima, nessuno può rubarci l’identità. Ho quindi pensato di coinvolgere una serie di artisti visivi e performativi e lavorare su questo concetto, chiedendo loro di fare una ricerca attraverso un pensiero, un ricordo o una nostalgia, da usare come input per una creazione artistica che avrebbero dovuto fare da lontano…»

Valeria Orani ha raccontato il suo progetto ai microfoni di Extralive mattina, intervistata da Cristina Marras.

info / aminaproject.org

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