L’olivastro millenario di Cuglieri distrutto dal fuoco: «Troppi incendi causati dal disprezzo e dalla negligenza colpevole verso il nostro patrimonio»

Dopo oltre mille anni vissuti nelle campagne di Cuglieri, il fuoco se l’è portato via in poche ore. L’isola perde uno dei suoi alberi monumentali più importanti, “Sa Tanca Manna”, un grande olivastro alto oltre 20 metri. Ne abbiamo parlato all’interno di Extralive mattina con Lello Caravano, giornalista e autore di un libro fotografico dedicato alle storie di alcuni tra i più importanti e rappresentativi alberi secolari e millenari della Sardegna, i “grandi patriarchi verdi” dell’isola, un patrimonio inestimabile che la grande piaga degli incendi mette gravemente a rischio: «Quella del grande olivastro di Cuglieri è una notizia tristissima, che accompagna quella della grande devastazione che ha colpito i nostri paesi ricchi di boschi, di orti e oliveti. Proprio qualche settimana fa ero andato a vederlo perché con Enrico Spano stiamo organizzando un secondo lavoro dedicato agli alberi monumentali della Sardegna. Un albero meraviglioso. Alla base del suo tronco di oltre 10 metri di diametro era poggiata una poesia di Maria Cristina Fodde che ricorda come i cuglieresi siano stati legati a questo albero. Il fuoco però non risparmia niente e nessuno. In questi ultimi anni le cose sono andate così bene sul fronte degli incendi che quasi ci siamo dimenticati che la Sardegna ha ancora il primato delle devastazioni ambientali. […] Insieme a quelli dolosi, tanti incendi sono causati dal disprezzo, dalla disattenzione, dalla negligenza colpevole verso il nostro patrimonio. Non va inoltre sottovalutato lo spopolamento delle nostre campagne, dove ci sono sempre meno allevatori e contadini: sempre meno persone che controllano il territorio. Non bisogna fare l’errore di credere che i nostri alberi e i nostri boschi siano immortali. Hanno bisogno di cure, di attenzioni e di una tutela continua che può dare solo l’uomo che vive e che ama le sue terre.»

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