Microcitemico, da gennaio torna al Brotzu il reparto di oncoematologia pediatrica. I genitori: «Adesso la rianimazione pediatrica nell’isola»

«E’ stata una lotta durissima, durata tre lunghi anni. Noi avevamo dalla nostra parte la forza dei fatti, le nostre parole e il vostro sostegno. Di fronte alle nostre denunce la politica ha risposto accusandoci di dire falsità e di ledere l’immagine degli ospedali, quando siamo proprio noi che vogliamo difenderli quegli ospedali. Alla fine abbiamo vinto, ma è solo l’inizio di un percorso. Il trasferimento delle strutture di oncoematologia pediatrica e del Centro trapianti midollo osseo dalla ASL 8 al Brotzu è stata infine deliberata e diventerà effettiva a partire da gennaio 2024. Il progetto attuativo però è tutto da costruire. Vogliamo una soluzione che abbia una “visione prospettica”, che tenga insieme tutte le esigenze. Un passo per volta.
Adesso VOGLIAMO LA RIANIMAZIONE PEDIATRICA nella nostra isola.
La reclamiamo. L’articolo di denuncia sul Lancet ha fatto “scoppiare” il caso Sardegna dove ci sono ZERO posti letto per terapia intensiva pediatrica. In Sardegna non esiste nessuna terapia intensiva pediatrica e nè alcun reparto di pediatria attrezzato per la terapia semiintensiva, così tutti i reparti pediatrici trasferiscono fuori con l’elicottero tutti i casi che potrebbero diventare critici. Ma non possiamo continuare ad andare avanti con i viaggi in elicottero, rischiare la vita dei nostri bambini per condizioni meteo avverse o guasti meccanici.
La risposta della politica è stata: gli elicotteri costano meno di un reparto di terapia intensiva. Ma la politica non è far quadrare i conti della bottega! Garantire la salute pubblica, in particolare quella dei bambini, equamente, senza distinzioni territoriali, è un dovere.»

Francesca Ziccheddu, presidente dell’ASGOP (Associazione Sarda Genitori di Oncoematologia Pediatrica) è tornata ai nostri microfoni per fare il punto della situazione sul reparto di oncoematologia pediatrica del Microcitemico, recentemente riaccorpato al Brotzu dopo tre lunghi anni di battaglie da parte dei genitori dei bambini in cura: «Adesso finalmente è stato deliberato il passaggio del reparto di oncoematologia pediatrica e del centro trapianti, e a gennaio il passaggio dovrebbe diventare effettivo. Una battaglia emblematica che ha messo in evidenza che le esigenze dei pazienti erano le stesse dei medici e dei professionisti. Non chiedevamo la luna, ma una cosa ragionevole ed è stato comunque molto difficile ottenerla. Persiste però un’altra grave anomalia in Sardegna, che è l’assenza di un reparto di rianimazione pediatrica. Un caso eclatante come la risposta dell’assessore Doria, che sostiene che costi meno portare i bambini in elicottero nella penisola. Parole inaccettabili, in primo luogo perché si parla della vita di bambini e in secondo luogo perché le aziende sanitarie, pagate con le nostre tasse, non devono generare profitti ma garantirci le cure.»

ASCOLTA L’INTERVISTA