Nuovo stadio del Cagliari, iter a rilento tra fondi regionali e tensioni politiche: «Comune e Regione litigano su tutti i fronti»

«La legge approvata a settembre non è ancora stata pubblicata sul Buras. Da due settimane è alla firma del presidente. La nostra teoria è che il Consiglio abbia approvato una legge che su alcuni aspetti presenta delle spese per cui mancano le coperture finanziarie. Non si spiegano altrimenti questi oltre 15 giorni di ritardo rispetto all’approvazione. […] Inoltre tutto è subordinato a un accordo che nei fatti non esiste: tutti sappiamo che la Regione puntava a uno spostamento dello stadio.»

La legge che avrebbe dovuto sbloccare l’iter per il nuovo stadio è ancora ferma al palo: la denuncia arriva dal consigliere regionale Francesco Agus, ai microfoni di Radio X per fare il punto della situazione sulle attività della Giunta guidata da Christian Solinas e sulle possibili formazioni in campo per le prossime elezioni regionali: «Andiamo incontro a una stagione di grande astensionismo. Lazio, Lombardia e persino l’Emilia Romagna hanno avuto livelli di affluenza sotto il 50%. Serve un’idea forte che deve nascere in Sardegna e profondamente orientata ai bisogni dell’isola. È assurdo che oggi due amministrazioni dello stesso colore politico come quella di Cagliari e della Regione litighino su tutti i fronti che hanno aperti in comune: la metropolitana è regionale, incide sulla città di Cagliari ed è ferma, lo stadio ha bisogno dei fondi regionali ed è fermo. Tutto quello che poteva essere bloccato è stato bloccato a causa di tensioni politiche e probabilmente anche a causa di una diversa visione della città.»

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